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Sosta gratuita mezzi elettrici ed ibride su strisce blu di Roma: la normativa

25 Feb

I mezzi elettrici ed ibridi godono, in alcune città, del privilegio di non pagare quando sostano negli spazi delimitati dalle strisce blu; non si tratta però di una legge nezionale, ma regionale se non addirittura comunale.

Quanto segue vale per il solo comune di Roma:, ai sensi della Deliberazione n. 54  del consiglio comunale dell’anno 2010

IL CONSIGLIO COMUNALE  DELIBERA
1) di modificare, in coerenza con quanto previsto nella “Nuova Disciplina della Sosta Tariffata su Strada” di cui alle deliberazioni Giunta Comunale nn. 257/2008 e 281/2008, il punto 1) del dispositivo della deliberazione di Consiglio Comunale n. 226/2004, aggiungendo alla fine del punto stesso:
alle sopra riportate tipologie sono applicabili le seguenti agevolazioni tariffarie in via definitiva:

  • tariffa agevolata pari a Euro 0,20 per quindici (15) minuti;
  • tariffa agevolata giornaliera pari a Euro 4,00 per otto ore continuative;
  • tariffa agevolata mensile, riferita ad un solo autoveicolo, pari ad Euro 70,00/mese solare;
  • gratuità per le autovetture a trazione elettrica o ibrida;
  • gratuità della sosta nei parcheggi in prossimità di strutture ospedaliere e universitarie, con limite temporale di sosta continuativa di tre ore;

Non si parla di ciclomotori, motocicli e quadricicli.

 

 

Scooter elettrici in autostrada: due leggi in attesa

17 Dic

Nell’ottobre 2014 fu presentato in Parlamento un emendamento (il n.217 all’articolo 2) al disegno di legge legge 1638 che dovrebbe, prima o poi, modificare il Codice della Strada; ad oggi, dicembre 2017, tale emendamento, approvato dalla Camera, è ancora in  esame al Senato (l’ultima volta lo è stato il 31 ottobre 2017). I dettagli sullo storico sono in questo vecchio post. Le novità della seduta del 31 ottobre sono:

 Aggiunto nuovo emendamento 2.6014 da STEFANO ESPOSITO:

  • Al comma 1, lettera d), numero 11), aggiungere, in fine, le seguenti parole: «nonché consentendo l’accesso di motocicli di potenza non inferiore a 5KW, se azionati da motore elettrico».

Il vecchio emendamento 2.217 recitava:

  • Al comma 1, lettera d), numero 9), dopo le parole: non inferiore a 120 centimetri cubici. aggiungere le seguenti: ovvero 5 Kw, se azionati da motore elettrico.

Esso era invece applicabile al sottoparagrafo 9) (anzichè 11) della lettera d del comma 1, ma se si va a leggere oggi la legge 1638, si vede che il sottoparagrafo 9 del 2014 corrisponde al sottoparagrafo 11 della versione odierna!

 

Quindi, in sostanza i due emendamenti 2.6014 e 2.217 dicono la stessa cosa, solo che il 2.217 è ormai decaduto a causa di subentrate modifiche alla legge, che hanno causato un cambio di numerazione dei paragrafi.


Emendamenti a parte, adesso c’è una novità: il 12 dicembre 2017 è stato presentato in Senato un nuovo disegno di legge (S.2997) avente titolo “Disposizioni in materia di circolazione sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali di motocicli a motore elettrico“, ad opera del senatore Vincenzo  GIBIINO; cioè non si parla più solo di aggiungere qualche parola a un pre-esistente disegno di legge, ma di introdurre proprio un disegno di legge specifico sull’argomento.

Per seguire l’iter parlamentare: https://parlamento17.openpolis.it/singolo_atto/93289 ; al momento sul sito del Senato il testo della legge non è ancora disponibile, ma quando lo sarà, sarà qui.

Riassunto:

 

A quanto pare l’esigenza di normare la circolazione degli scooter elettrici è completamente universale all’interno del parlamento.


Aggiornamento agosto 2018:

Nuove leggi da monitorare:

EICMA 2017: tre nuovi scooter dalla Askoll

12 Nov

Dopo l’ES1, l’ES2 e l’ES3, con EICMA 2017 la Askoll introduce sul mercato tre nuovi modelli:

  1. eS-Sport (=ES2 versione “sport”):  potenza 2.7 kW, autonomia 80 km (eco), velocità 45 km/h; batteria da 2.1 kWh/54V, coppia di 130 Nm

Per le aziende:

  1. eS-Pro-45: 2.7 kW, 80 km (eco), 45 km/h; batteria da 2.1 kWh/54V, coppia di 130 Nm
  2. eS-Pro-70: 3 kW, 96 km (eco), 70 km/h; 86 kg, 2.8 kWh

Le autonomie reali che ci si possono aspettare con quei pacchi batterie e quelle velocità sono, considerando consumi medi di 35 Wh/km per un ciclomotore e 60 Wh/km per uno scooterone:

  1. eS-Sport: 60 km
  2. eS-Pro-45: 60 km
  3. eS-Pro-70: 45 km

 

 

EICMA 2017: quattro nuovi scooter elettrici “NIU”

12 Nov

NIU presenta 4 nuovi scooter: due scooteroni, un ciclomotore e un concept.

http://www.greenstyle.it/scooter-elettrici-niu-4-nuovi-modelli-eicma-2017-237238.html

Questi i dati dichiarati:

NIU N-GTX

N-GTX  180 km, 100 km/h; 115 kg, batteria da 60Ah, motore da 5 kW, ricarica a 10A

 

 

NIU N-GT

 

N-GT 130 km, 80 km/h; 105 kg, batteria da 40Ah

 

NIU N-U Pro

N-U Pro 70 km, 45 km/h; 60kg, 21 Ah, ricarica a 3A

 

Riepilogo:

  1. N-GTX:  5 kW, 180 km, 100 km/h; 115 kg, batteria da 60Ah,  ricarica a 10A
  2. N-GT: ?? kW, 130 km, 80 km/h; 105 kg, batteria da 40Ah
  3. N-U Pro: ?? kW, 70 km, 45 km/h; 60kg, 21 Ah, ricarica a 3A
  4. Project X: ?? kW160 km,  120 km/h; una batteria fissa, e una di emergenza estraibile.

Per confermare o confutare i dati dichiarati bisognerebbe conoscere le dimensioni delle batterie, e considerare che un ciclomotore ha un consumo medio di 35 Wh/km e uno scooterone 60 Wh/km. In ogni caso alcuni blog/siti ammettono che i dati dichiarati sono calcolati (come al solito) a 40 km/h, quindi conviene forse usare la mia “formula magica per l’autonomia”, già pubblicata nel libro Guida all’auto elettrica: per un qualunque scooter elettrico al litio (motociclo o ciclomotore) l’autonomia in km è pari agli Ah della batteria moltiplicata per 1,2.

Quindi le autonomie effettive minime garantite degli scooter sono probabilmente:

  1. N-GTX  72 km
  2. N-GT 50 km
  3. N-U Pro 25 km
  4. Project X ?

 

Questi nuovi modelli si vanno ad aggiungere ai pre-esistenti 3 ciclomotori:

  1. M1S: 800W, 51km , 45 km/h; 57.7kg, 26Ah/48V/8.1kg
  2. M1 Pro: 1200W, 58 km, 45 km/h; 59 kg, 32Ah/48V/8.3kg
  3. N1S: 1500W (2400W max), 80 km a 20km/h, 45 km/h; 95 kg, batterie Panasonic / NCR18650PF da 29Ah/48V/10kg

Per questi le autonomie ipotizzabili sono:

  1. M1S: 31 km
  2. M1 Pro: 40km
  3. N1S: 35 km

 

La NIU sarebbe una consociata della KSR Moto, che produce anche mezzi a benzina, sotto marchio Brixton. Sotto il nome di KSR Moto è stato presentato a EICMA anche il ciclomotore Vionis da 2kW a 2.000 euro.

 

EICMA 2017: Peugeot e il suo nuovo scooter elettrico senza nome (GenZe?)

12 Nov

La Peugeot ha presentato a EICMA 2017 uno scooter che chiama “Peugeot 2.0 e-powered by GenZe”, ma questo non è un nome… solo che un nome non c’è! C’ questo strano scooter elettrico monoposto con un mega-vano di carico:

La casa dichiara da 0 a 45 km/h in “meno di 10 secondi”, un’ accelerazione discreta, anche se un moderno scooter al litio può fare di meglio: 0-45 in 10 sono le prestazioni del mio vecchio scooter da 1500W “Zem Star 45”, o del vecchio Oxygen Lepton da 1800W in modalità “leprotto”:

Accelerazione scooter lepton zem EMCO

La Peugeot non ha fornito dati tecnici sul mezzo, ma ipotizzo che la sua potenza sia inferiore ai 2000W.

Lo scooter è monoposto e incorpora un grosso vano di carico nel sottosella, oltre alla staffa per montare un’ulteriore cassa sopra di esso.

Lo scooter era già stato presentato a EICMA nel 2015 e nel 2016, ma è nato in  realtà nel 2013, e all’epoca un nome ce l’aveva: “Mahindra GenZe 2.0” (Mahindra è il  gruppo di cui fa parte Peugeot). Invece nel 2016 fu presentato come “GenZe 2.0 MY 2017”.

Le precedenti esperienze di Peugeot nel campo degli scooter elettrici furono nel 1996 Scoot’elec e nel 2011 E-Vivacity.

 

Omologazione, immatricolazione, targa, assicurazione…. come funzionano?

6 Set

 

 

Come funziona la faccenda di omologazione e immatricolazione di un veicolo (elettrico o meno) in Italia?

O, meglio ancora, COSA SONO omologazione e immatricolazione? A che servono? Sono obbligatorie? Come si fanno?

Ecco tutte le risposte.

Omologazione

E’ il riconoscimento da parte delle Autorità (Italiane o Europee) che un determinato veicolo ha passato la certificazione, cioè ha superato tutti i test elettrici, meccanici ed elettromagnetici richiesti dalle normative vigenti. L’avvenuta omologazione è dimostrata dall’esistenza del “Certificato di Omologazione” (“type-approval certificate” in inglese).

L’omologazione decade se un veicolo subisce modifiche che ne alterino la risposta ai requisiti elettrici, meccanici ed elettromagnetici di legge.

Ad esempio, un mezzo a due o tre ruote omologato per raggiungere una velocità massima di 45 km/h (=ciclomotore) non risulta più omologato se messo in grado di superare tale velocità. Quindi non è più valida neanche l’immatricolazione e l’assicurazione. Quindi il mezzo non può circolare, e se causa incidenti comporta sospensione della patente e possibile arresto.

Idem dicasi se un mezzo a due o tre ruote omologato per erogare una potenza continua massima di 4 kW (altro limite dei ciclomotori) viene alterato in modo da erogare una potenza superiore: non risulta più omologato, immatricolato e assicurato, quindi il mezzo non può circolare, e se causa incidenti comporta sospensione della patente e possibile arresto.

Nel caso delle suddette modifiche si potrebbe richiedere una nuova omologazione, questa volta come motociclo, ma ciò richiede che il mezzo venga provato in un Centro Prove Autoveicoli (CPA), che fornirà (a pagamento) un nuovo Certificato di Omologazione una volta effettuata la certificazione.

Certificazione

Procedura con cui un’ente verifica che un veicolo soddisfi i requisiti elettrici, meccanici ed elettromagnetici richiesti dalle normative.

Al termine della procedura viene prodotto un “Certificato di Omologazione” (“type-approval certificate” in inglese), un documento di decine di pagine che elenca i risultati dei test dei requisiti.

 

Immatricolazione

Procedura con cui un veicolo omologato viene registrato al Pubblico Registro Automobilistico e dotato di “contrassegno identificativo” (la targa). Senza targa/immatricolazione, un veicolo non può essere assicurato e non può circolare su strade pubbliche.

 

Assicurazione

Pagamento di una quota annuale che va a costituire un “fondo monetario comune” a cui attingere per pagare i danni a cose o persone causati da un veicolo.

Un veicolo non assicurato non può nè circolare, nè essere parcheggiato in strada, ma può trovarsi solo in lugo privato chiuso e recintato.

 

Certificato di Omologazione

Documento che attesta l’avvenuta certificazione.  Noto anche come “Certificato di approvazione“, e “Type-approval certificate” o “EEC certificate” in inglese.

Descrizione dettagliata di un CdO:

E’ identificato da un codice alfanumerico del tipo e11*2002/24*0892*00 (“e” iniziale minuscola = normative EC/EU) oppure  E11-10R0512345*00 (“e” inziziale maiuscola = normativa UNECE).

Il primo codice ha questo significato:

  • e” minuscola: normativa EC/EU
  • 11: Regno Unito (elenco codici – Italia = E3)
  • 2002/24: Normativa di base
  • (opzionale): Ultimo emendamento/aggiornamento della normativa
  • 0892: Numero di approvazione
  • 00versione del numero di approvazione

Il secondo:

Esempio di certificato di omologazione:

https://scootergrisen.dk/scooterhjem…odkendelse.pdf

ATTENZIONE: alcuni mezzi di importazione possono avere anche certificati falsi!

Per verificare l’autenticità di un certificato occorre contattare l’ente certificatore (in caso di “e11”, cioè l’Inghilterra, la Vehicle Certification Agency – VCA), inviargli il numero del certificato e richiedere informazioni. Per l’Italia dovrebbe essere il Ministero dei Trasporti – MIT o la Motorizzazione Civile.

Dal 9 novembre 2015 in Italia il Certificato di Conformità (CoC), documento che garantisce la conformità del veicolo al tipo omologato, si è “dematerializzato”, cioè è ora gestito solo tramite Web: i costruttori trasmettono telematicamente all’Archivio nazionale dei veicoli, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, i dati tecnici che, grazie ad un sistema di validazione informatico,  garantiscono la coerenza degli stessi dati al tipo omologato; i dati in questione vengono in parte riportati sulla carta di circolazione al momento della immatricolazione.

Normative

La normativa 2002/24 citata in molte omologazioni di scooter elettrici cinesi è stata abrogata e sostituita dalla 2013/168:

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L 60 del 2 marzo 2013 è stato pubblicato il Regolamento n. 168 del 15 gennaio 2013  (2013/168) relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli.
Il regolamento n. 168/2013 ha abrogato la direttiva 2002/24/CE del 18 marzo 2002 relativa all’omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote e che abroga la direttiva 92/61/CEE del Consiglio.
Ai sensi dell’articolo 82 del regolamento, quest’ultimo è entrato in vigore dal ventesimo giorno successivo alla pubblicazione in gazzetta ufficiale, ma la sua applicazione è disposta a partire dal 1° gennaio 2016.

Fonte

 

Come omologare un veicolo

La Motorizzazione può effettuare, tra gli altri, questi due tipi di collaudo (fonte):

  • Modifiche dati omologazione veicolo
  • Collaudi veicoli nuovi

L’omologazione di un veicolo di importazione o modificato potrebbe rientrare in una di queste due categorie.

Per informazioni su modalità e costi dell’omologazione si può provare a contattare queste ditte:

  1. Dekra
  2. Vesco

 

Le procedure in materia di omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche, sono state innovate dalla direttiva 2007/46/CE (successivamente corretta nel 2017 dalla 2017/1347), recepita in Italia con DM 28 aprile 2008.

 

Normative europee omologazione autoveicoli:

Normative europee omologazione ciclomotori e motocicli:

 

Terminologia francese:

  • CNIT: Code Nationale d’Identification du Type
  • TVV: type, variante et version
  • N° de réception par type   (numero di omologazione)
  • Type Mine: ???

Inglese:

  • VIN = Vehicle Identification Number

 

Codici omologazione CNIT/TVV:

Esempio:

  • Renault Fluence: M10RENVP009E250/LZBZ0L
  • Renault Zoe: M10RENVP026P789/AGVYA0
  • Nissan Leaf1: M10NSSVP000W772/ZE0AA01
  • Nissan Leaf2: M10NSSVP011Y303/ZE0AA02
  • Smart Fortwo Brabus 1: M10SMTVP000X119/451E44E4Y0ZYAAA201
  • Smart Fortwo Brabus 2: M10SMTVP000Y120/451E44E4Z0ZYAAA201
  • Smart Fortwo Brabus 3:  M10SMTVP000U116/451E43E4Y0ZYAAA201
  • Smart Fortwo Brabus 4: M10SMTVP000V117/451E43E4Z0ZYAAA201
  • Peugeot i0n: M10PGTVP006U166/1NZKYZ
  • Mitsubish iMiev: M10MTSVP001U115/HA0HA311AAAAAAA4AAAA
  • Citroen C-zero: M10CTRVP005U582/1NZKYZ
  • Citroen C-zero airdream 1: M10CTRVP0007963/1NZKYZ
  • Citroen C-zero airdream 2: M10CTRVP0007963/1NZKYZ
  • Citroen e-mehari: M10CTRVP0425980
  • Tesla roadster 1: M10TSLVP000C002/001A01
  • Tesla roadster 2: M10TSLVP000D003/001A02

 

Scooter elettrici, multe e omologazioni: facciamo chiarezza

16 Lug

Capita spesso di leggere sui giornali di persone che sono state multate per aver guidato scooter elettrici che risultano “illegali”.

Ma cosa significa?

Quand’è che uno scooter elettrico è “legale”?

Ci sono varie categorie di “mezzi elettrici a due ruote”, che possiamo riassumere brevemente in:

  1. biciclette
  2. ciclomotori
  3. motocicli

In Italia qualunque bicicletta elettrica deve rispettare tutte queste prescrizioni per essere a norma; se ne viola solo una, è illegale:

  1. velocità massima: 25 km/h
  2. potenza massima: 250 Watt
  3. pedalata: assistita, non autonoma

Il punto 3 è quello più critico: le biciclette elettriche utilizzabili in Italia devono essere a pedalata assistita, cioè il motore deve accendersi solo mentre si pedala, e spegnersi se si supera la velocità di 25 km/h; altrimenti, non possono circolare su strada; e non serve mettere il casco o assicurarsi (sempre che qualche agenzia sia disposta ad assicurare il mezzo): non si può circolare e basta, pena multe anche pesanti (fino a 1000 euro!) per guida di veicolo non assicurato!

Per quanto riguarda le categorie superiori, cioè ciclomotori e motocicli:

  • ciclomotore: mezzo elettrico a due ruote o tre tuote di potenza continua massima non superiore a 4 kW e velocità massima di 45 km/h.
  • motociclo: mezzo elettrico a due o tre ruote che supera anche solo uno dei due limiti di un ciclomotore

La “potenza continua” è la potenza erogata dal motore in modo continuo, quindi in marcia a velocità costante; tale potenza non deve superare i 4 kW; può sembrare poco (sono circa 6 cavalli), ma per un ciclomotore, che pesa meno di 100kg, significa un rapporto potenza/peso di 40 W/kg, che consente prestazioni eccezionali, con enorme ripresa in partenza da fermo, sia in pianura che in salita: è il rapporto potenza/peso di un’utilitaria! (un’auto di 1200 kg con motore da 50CV (37 kW) ha un rapporto potenza/peso di 30 W/kg).

Potenze superiori a 4 kW, per uno scooter, non servono per avere buone prestazioni in partenza o in salita, ma solo per garantire velocità massime più alte: con 4 kW si può arrivare al massimo a 75 km/h, ma per andare a 90 all’ora servono 6 kW e per andare a 130 servirebbero 18 kW!

Ecco una tabella di riferimento (approssimativa, per scooter da 100kg, guidatore escluso):

  • 1.5 kW – 50 km/h
  • 3 kW – 70 km/h
  • 4 kW – 75 km/h
  • 5 kW – 85 km/h
  • 6 kW – 90 km/h
  • 10 kW – 110 km/h
  • 18 kW – 130 km/h
  • 21 kW – 135 km/h
  • 25 kW – 145 km/h

 

Purtroppo in vendita ci sono anche “oggetti” che vengono definiti “scooter elettrici” ma che in Italia non sono inseribili in nessuna categoria legale, come questo:

scooter-pedali-ann

La freccia evidenzia la presenza di pedali, ma questo strano oggetto ha in realtà un motore autonomo che funziona anche quando non si pedala, quindi non può circolare sulle strade italiane, pena pesanti multe: in teoria per farlo dovrebbe essere assicurato e targato, ma pre-requisito per assicurare e targare un mezzo è l’omologazione presso il Ministero dei Trasporti, che rilascia un Certificato di Omologazione; in mancanza di questo, la Motorizzazione non può immatricolare (=targare) il mezzo, e le assicurazioni, senza una targa, non possono ovviamente assicurare.

Quindi acquistare un mezzo come questo  significa buttare soldi in sanzioni amministrative, e probabilmente il mezzo viene anche sequestrato.

Da notare che talvolta anche scooter di importazione (cinesi o altro) non possono circolare in Italia, pur rispettando tecnicamente le norme riportate sopra, perchè non sono stati sottotoposti al Ministero dei Trasporti per effettuare le prove di omologazione, quindi sono privi di Certificato di Omologazione, e vale quindi quanto sopra: sono soldi buttati!

Oppure ci si può imbattere in falsi certificati di omologazione, basati sulla classica “truffa cinese” del nome simile; per esempio lo scooter cinese Tianke o Xiaofeilu HTRK122 prodotto dalla “Shanghai Huari Enterprise Development Company Limited“, ha un “emulo” GK122 della Goldenkey Electric Vehicle Company Limited, che è stato in passato venduto con un finto certificato di omologazione della VCA, con numero “e11*2002/24*0892*00”; in proposito il Ministero dei Trasporti ha emesso questa circolare, che sottolinea l’illegalità della cosa.

Il certificato fasullo ha data di emissione 2009, la circolare ha data di emissione 2011 e data di pubblicazione 2016.

Un Certificato di Omologazione non è un “pezzo di carta” ma un documento molto lungo, completo e complesso; quello illecitamente attribuito al GK122 è invece legittimamente associato all’HRTK122.

Notare che, nonostante somiglianza di forma e costruttor, l’HRTK122 non è l’Ecomission Ecojumbo, che è invece omologato come HRBJ183, e per il quale, date le somiglianze tecniche, è valido il certificato dell’HRTK122:

 

Volendo si potrebbe portare personalmente il mezzo presso un Centro Prove Autoveicoli (CPA) autorizzato, ma la procedura di omologazione è italianicamente lenta, lunga, burocratica e costosa.

 

 

Scooter elettrici comunali ieri e oggi: arriva Askoll

16 Lug

Anno 2003: il comune di Milano acquista oltre 100 scooter elettrici Oxygen Lepton per i vigili urbani.

Anno 2013: 10 anni dopo il comune di Milano svende quei vecchi scooter, praticamente mai utilizzati perchè risultati mediocri, con autonomia tra i 25 e i 35 km reali per soli 200 cicli di ricarica.

Anno 2017: 14 anni dopo ci riprova un altro comune, quello di Firenze, ma con scooter al litio al litio:
http://www.055firenze.it/art/153748/Firenze-flotta-Runner-Pizza-diventa-ecologica-scooter-batteria

Anche stavolta, come nel caso degli Oxygen Leton del 2003, sono scooter di produzione italiana, ma della ditta Askoll, entrata nel mercato degli scooter solo pochi anni fa con il cinquantino ES1 (45 km/h), ma che in seguito ha poi immesso sul mercato due modelli più potenti, l’ES2 (cinquantino biposto) e il recente ES3 (motociclo da 3 kW e 70 km/h), segno (probabilmente) del successo dei suoi mezzi.

In questo stesso blog potrete trovare i dettagli degli ES1 e ES2 .

———

Ho scovato nei meandri di internet un antico documento, nientemeno che del 2003, in cui Altroconsumo recensiva gli scooter elettrici dell’epoca: Piaggio Zip, Malaguti Ciak, Peugeot Scoot’elec, Oxygen Lepton:
http://media.altroconsumo.it/download/CB117B0555D19433A652BCF9DFA83A9FD5FE9E9B/35301_ATTACH.pdf

Nuova edizione della Guida all’auto elettrica

30 Giu
Nuova edizione!
  • Più economica (11 euro invece di 25)
  • Più condensata (150 pagine invece di 450)
  • Più utile (decine di FAQ)
  • Più semplice (niente formule e grafici, solo informazioni semplici)

Arriva la Vespa Piaggio in versione elettrica!

9 Nov

E stavolta non si tratta di una banale imitazione cinese marcata Etropolis o altro.
Stavolta è una VERA Vespa, una versione elettrica del “mito” degli anni ’60.
La Piaggio era assente da anni dal mercato dell’elettrico: il suo ultimo prodotto
era stato lo Zip elettrico degli anni 2000, un piccolo ciclomotore con una trentina di
chilometri di autonomia e prestazioni piuttosto scarse, come tutti gli scooter elettrici dell’epoca,
basati su pesantissime batterie al piombo.

In seguito ci fu l’MP3, che però era ibrido, e anche SCARSAMENTE ibrido, con velocità massima in elettrico
di 30 km/h.
In realtà la Piaggio a un paio di EICMA aveva “osato” presentare un prototipo di scooter elettrico, il
Liberty“, ma credo non sia mai entrato in produzione e venduto.
https://jumpjack.wordpress.com/2014/03/08/scooter-elettrici-2014-ce-chi-ci-crede-e-chi-no/

Però nel 2015 qualche “rumor” iniziò farsi strada: un grupo di aziende guidato dalla Piaggio riceveva
oltre 6 milioni di euro dall’Unione Europea per sviluppare scooter elettrici:
http://www.moto.it/news/piaggio-e-ktm-fondi-ue-per-veicoli-innovativi.html

Forse questa Vespa è il risultato di quel progetto? (o forse non c’entra niente)

Vedremo…

Al momento è stato solo presentato un “concept” all’ECIMA 2016; non è stato rilasciato nessun dato tecnico.

Considerando però le recenti notizie di auto elettriche che hanno raggiunto finalmente autonomie decenti (oltre 300 km), non è difficile immaginare che la Vespa potrebbe essere il primo scooter elettrico con autonomia “decente”, cioè di oltre 100 km (gli scooter elettrici attuali stanno tutti intorno ai 50).

Se per esempio usasse batterie basate su tecnologie Tesla (celle Panasonic NCR18650 da 200 Wh/kg), la Vespa potrebbe facilmente trasportare 8 kWh di energia in soli 40 kg di batteria, che per un ciclomotore corrisponderebbero a ben 200 km di autonomia (“solo” 130 per un motociclo).

Se invece dovesse usare le nuove batterie Nichel-Cobalto-Manganese da 150 Wh/kg, potrebbe comunque contare, a parità di peso della batteria, su 150 km di autonomia come ciclomotore e 100 come motociclo.

Dovrebbe entrare in commercio nel 2017.

 

 

La notizia sul web: