Ricarica a consumo ENEL per mezzi elettrici: tutti i segreti

28 Giu


Da qualche giorno ENEL ha finalmente reso possibile ricaricare un qualunque mezzo elettrico alle sue colonnine senza dover pagare un canone mensile di abbonamento: l’opzione si chiama ENELDRIVE Free Ricarica Pubblica:

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Sfortunatamente, questo è tutto quello che è dato di sapere dal sito! Nessuna informazione su costi di attivazione o di recesso. Chiamare il numero verde è inutile, nessuno sa niente, è necessario andare di persona presso un Punto Enel. Solo che ce ne sono pochissimi, non va bene un “negozio” ENEL qualunque. Per di più, fanno orario d’ufficio (lun-ven 8:00-16:30 con intervallo per pausa pranzo). Non dispongono di numeri telefonici diretti. Non dispongono di indirizzi e-mail.
Ma allora come si fa ad avere informazioni precise su che tipo di contratto si andrebbe a stipulare?
Ma basta leggere questo blog, naturalmente! 🙂
Ecco infatti le scansioni delle pagine del contratto e delle Comunicazioni Tecnico-Economiche (CTE). Senza firmare il contratto, non potevo portarmele via! Quindi il contratto l’ho fatto, dopo essermelo letto e studiato ben bene: l’impiegata, infatti, pur gentilissima, non sapeva nemmeno lei se ci fossero prezzi di attivazione/disattivazione “nascosti”, quindi è dovuta andare a chiedere, e abbiamo dovuto scorrere il contratto insieme…
Sembra proprio che di costi fissi non ce ne siano: nessun costo di attivazione, nè di disattivazione. …Però su quelli di disattivazione non sono proprio sicurissimo: anche se il contratto lo dichiara espressamente… contiene anche un rimando a un fantomatico articolo 7bis di una fantomatica delibera dell’AEG… che naturalmente allo sportello ENEL non era disponibile.
Ma voi non avrete questo problema, perchè in questo magico blog 🙂 trovate anche l’articolo incriminato, oltre che il link alla delibera completa. O meglio all’allegato che contiene l’articolo… anche se però l’allegato si auto-dichiara esplicitamente come valido fino al duemilaDODICI!
Comunque, passiamo ai fatti: ecco gli screenshot, in originale e con mie evidenziature; purtroppo lo scanner è morto da tempo, quindi ho dovuto fare delle foto invece che delle scansioni… La prima immagine è la CTE (Comunicazioni Tecnico-Economiche), le altre 3 il contratto.
enel-p3 enel-p1 enel-cte enel-p2

 

 
CON ANNOTAZIONI:

enel-p3-modenel-p1-modenel-cte-mod enel-p2-mod
Ovviamente cliccando sulle immagini potete vedere la versione ad alta risoluzione; se però siete ciecati 🙂 e non è abbastanza alta, basta che cambiate il numero in fondo all’URL da 1000 a 2000 o più.
Ma veniamo alle osservazioni:
Nella CTE si dice che ENEL è obbligata a informare il cliente mesi prima se decide di cambiare tariffe; però poi c’è un rimando agli articoli 2 e 2.5 del contratto per quanto riguarda il diritto di recesso… solo che l’articolo 2.5 non esiste! L’articolo 2 non ha nessun comma! L’unico articolo che ha almeno 5 commi è il 5, e parla appunto di recesso, quindi forse il 2.5 è un refuso che sta per 5.5. Però anche nell’articolo 5.5 c’è un problema: rimanda a una delibera dell’AEG che al momento della stipula del contratto non consegnano!
Questo è il testo dell’articolo 7 bis della delibera:
TESTO INTEGRATO DELLE DISPOSIZIONI DELL’AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI DI VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA DI MAGGIOR TUTELA E DI SALVAGUARDIA AI CLIENTI FINALI AI SENSI DEL DECRETO LEGGE 18 GIUGNO 2007 N. 73/07
ALLEGATO A alla delibera 156/07
Contributi in quota fissa
7bis.1 L’esercente la maggior tutela applica un contributo in quota fissa pari a 23,00 euro per ciascuna prestazione relativa a:
a) attivazione della fornitura di un nuovo punto di prelievo o di uno precedentemente disattivato;
b) disattivazione della fornitura su richiesta del cliente finale;
c) voltura;
d) disattivazione della fornitura a seguito di morosità;
e) riattivazione della fornitura a seguito di morosità;
f) variazione di potenza di un punto già attivo su richiesta del cliente.
comma 7bis.2 Le prestazioni di cui al precedente comma 7bis.1, lettera d) ed e), comprendono anche l’eventuale preventiva riduzione o ripristino della potenza. In tali casi il contributo in quota fissa di
cui al comma 7bis.1 è dovuto anche nel caso in cui l’impresa distributrice proceda esclusivamen te alla riduzione o al ripristino della potenza. In caso di disattivazione della fornitura con preventiva riduzione di potenza il contributo in quota fissa deve essere richieto una sola volta.
ATTENZIONE ATTENZIONE!! Ecco che spuntano 23 euro di attivazione o disattivazione!!!
Pero’ pero’ pero’…. leggiamo bene: è una penale da pagare relativamente a un punto di prelievo, quindi forse fa riferimento al caso in cui si faccia anche installare il secondo contatore in casa “ad uso ricarica”.
Certo è che un po’ di chiarezza non farebbe male…
Comunque, la CTE è solo un riassunto, andiamo a leggere il contratto vero e proprio:
A pagina 1 si dice chiaramente che si può recedere dal contratto senza costi.
Sempre a pagina 1 si dice che ENEL deve dare un preavviso di 6 mesi prima di, eventualmente, risolvere il contratto.
Il fantomatico articolo 2 rimanda alla CTE.
L’articolo 5.5, come detto, rimanda alla delibera.
PAGINA 2:
Si parla di indennizzi automatici, ma niente paura,sono a carico di ENEL a vantaggio dell’utente in caso di disservizi, e sono illustrati in dettaglio a pagina 3.
Quindi l’unica “ombra” rimane l’articolo 7bis della delibera, ma secondo la mia interpretazione chi è già cliente ENEL non deve pagare costi di attivazione per poter effettuare la ricarica pubblica.
Firmato il contratto, mi hanno consegnato una tessera che dovrebbe essere attiva da lunedì o martedì prossimo, quando per l’appunto ritirerò anche uno scooter usato da cui cannibalizzare le batterie, vediamo quindi se riesco a provare sia le batterie che la tessera…
Per quanto riguarda la collocazione delle colonnine in tutta Italia, è consultabile qui. Per modalità e condizioni di utilizzo, invece, al momento non saprei dove guardare (dovrebbe esserci un limite temporale di utilizzo, per consentire l’utilizzo da parte di più utenti, ma non ho conferme ufficiali).

9 Risposte to “Ricarica a consumo ENEL per mezzi elettrici: tutti i segreti”

  1. Pasquale 2013/08/03 a 17:26 #

    Utili informazioni, ma si tratta di colonnine lente o rapide? Cioè, quanta potenza erogano: 3 KW o anche di più: 22 KW per esempio?

    • jumpjack 2013/08/03 a 18:27 #

      Questa è una bella domanda! Le colonnine hanno sia la presa SCAME LIBERA da 3 kW che la presa Mennekes…. che però non so se possa erogare solo 3 kW o più, nelle colonnine ENEL.

      • jumpjack 2014/01/15 a 10:34 #

        13 gennaio 2014: effettuata con successo ricarica a 22 kW su Renault Zoe da presa Mennekes di via Ugo Ojetti.

  2. jumpjack 2013/08/11 a 18:13 #

    Sembra che ci sia un piccolo problema sul sito http://www.eneldrive.it per quanto riguarda la registrazione delle ricariche: mi viene indicato che il contratto è Enel Drive Free, però la tariffa applicata risulta “flat”.
    Ho provato a contattare ENEL, ma ho già chiamato due volte il n. 800 069 850 e selezionato la voce “1- auto elettriche”… ma mi risponde un operatore dell’800 900 860 che mi dice che devo chiamare l’800 069 850!! Sono entrato in un loop infinito! Dicono che forse oggi il sistema funziona a vanvera perchè è domenica, proverò un altro giorno…

    • GianniTurbo 2014/01/08 a 16:37 #

      ha un costo fare l’abbonamento a consunmo?
      mi sembra di ricordare che può essere pagato solo con rid bancario
      comfermate?

      • GianniTurbo 2014/01/15 a 10:39 #

        Mi rispondo da solo, solo con rid bancario e dovrebbe essere a consumo a detta di enel.

  3. Velo 2015/11/16 a 13:43 #

    Ciao Luca

    Grazie per il tuo blog sulla ricarica EnelDrive a consumo.
    Il problema per la ricarica di una vettura elettrica in Italia è ben discusso nei fori stranieri. In effetti, per turisti o persone che vivono all’estero acquistare la carta EnelDrive è molto difficile perché bisogna avere sia un conto bancario in Italia e il codice fiscale italiano.
    Oltretutto pare, che il Veneto sia escluso completamente dalla possibilità di ricarica (niente colonnine Enel etc.).

    Nel foro TFF (Forum für Tesla Fahrer und Freunde = foro per gli guidatori di Tesla e amici) si parla forse del’unica possibilità in Italia per una Refil-Card, sarebbe la carta ricaricabile offerta da Due Energie (http://www.dueenergie.com/mobility-dueenergie.html).
    Potresti scrivere nel tuo blog qualcosa in riguardo a questa carta ricaricabile? Funziona anche per le colonnine Enel e altre colonnine (p.e. AEW in Alto Adige)?

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